Tuscany Crossing – il mio commento

E’ passata una settimana dalla 1a edizione della Tuscany Crossing 100 km della Valdorcia nel parco naturale patrimonio dell’Unesco che ammiro, e  che mi ha fatto e mi fa vivere – ogni volta che organizzo una gara o faccio due passi, oppure immortalo con la macchina fotografica – un’emozione unica che mi piace trasmettere a tutti, indipendentemente dal fatto che la conoscano o meno.  Non c’è un giorno che sia uguale: se ti fermi nel solito punto per tre giorni di seguito e fai una foto vedrai che troverai sempre delle differenze. La val d’Orcia è così: unica, magica e  inconfondibile con i suoi colori; l’acqua che scorre sui ciottoli del fiume Orcia, i cipressi, le crete, i calanchi, il grano, la colza, i papaveri;  ti rilassa, ti  fa pensare, ma soprattutto ti fa stare bene con te stesso. La corsa è un motivo che ti fa vivere tutte queste stupende emozioni e ogni volta senti il cuore che batte forte, lo stomaco che si allarga, gli occhi increduli di tanta pace, e passi e ripassi nelle stradine più impervie, nei campi colorati, mai sazio di tanta bellezza e le immagini ti restano per sempre impresse nella mente.  Fatta  questa  premessa da chi ama la Valdorcia, mi sembra doveroso spendere alcune parole per la gara, certamente il mondo dei trailer è estraneo alle normali corse podistiche della Domenica: basta  guardarli in completa tenuta da corsa, pieni di vita, di voglia di vivere, sorridenti e felici, consapevoli della loro forza e della volontà di confrontarsi con il territorio, di mettere alla prova se stessi e gli altri, di ritrovare gli amici di sempre. Si crea anche un senso di rispetto nei confronti dei volontari: al di fuori del senso proprio del termine ossequio, intendo dire che anche questi sono gli eroi della giornata e i trailers sono i primi a ringraziarli della loro presenza nel percorso e del loro incitamento per concludere l’avventura.

 E fu la corsa: per me che organizzo quasi 20 gare all’anno, la più lunga tra le quali è l’Ecomezza  di Pienza del 26 dicembre, è stata un’esperienza unica che mi ha fatto riflettere su quello che è successo, sugli errori, le mancanze e che cosa dobbiamo fare per migliorarla e renderla più facile a tutti. Dobbiamo fare tesoro dei commenti sul forum di Spiritotrail perché poi in fondo i veri protagonisti sono loro, i trailer, che hanno vissuto minuto dopo minuto e di ora in ora la corsa, nei suoi pregi e difetti.  Capisco e vedo che anche nelle gare corte la stanchezza ti fa sbagliare il percorso anche se è ben segnalato, ma non possiamo far sbagliare strada due volte ai primi della gara, perché ciò significa che qualcosa nell’organizzazione non ha funzionato, anche se poi l’evento in sé è andato piuttosto bene. Credo che percorso sia l’aspetto più importante di una competizione, per cui è necessario mostrarlo nel miglior modo possibile  a coloro che collaborano   con un quad, una moto da cross o una semplice mountain bike davanti alla testa della corsa. Il tracciato notturno è stato invece ben segnalato da Aurelio il quale ha utilizzato il nastro trasparente e lo ha disposto ortogonalmente ai pali utilizzati per le corse campestri, una volta piantati a terra. Secondo il mio parere è un’idea che ha dato i suoi frutti. Inoltre i cibi salati, tra cui la “bruschetta all’olio”, si rivelano essere soluzioni importanti in un ristoro; ne faremo sicuramente tesoro. Ci piacerebbe anche sapere da coloro che hanno partecipato alla corsa se hanno gradito il passaggio dentro ai centri storici dei comuni insiti nel parco naturale della Valdorcia oppure, a causa dell’elevato numero di turisti presenti, era meglio passargli a fianco, se c’era troppo asfalto oppure troppi guadi da attraversare. Certamente questi sono solo alcuni dei  problemi maggiormente affrontati, ce ne sono altri ma personalmente ritengo che questi siano quelli più importanti.

Concludo facendo un complimento a tutti i trailers che affrontano queste gare con uno spirito unico e ringrazio tutti – e dico tutti – i volontari che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.

Grazie, Stefano Grigiotti

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Flash sulla gara di Ponte D’Arbia di oggi pomeriggio 4 maggio 2013

Le foto dei primi cinque arrivati oggi alla gara di Ponte D’Arbia, nell’ordine, Vannuccini, Il Fiorno, Meiattini, La Chiania, Paganelli Ale, Uisp Chianciano, Giannitti, Mens Sana Siena, Ravagni,Circolo Risorti Buonconvento, mentre la prima donna Francesca Lentini del Campino, e una foto con dedica a 5 splendide signore.

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